Ho letto recentemente, riguardo un’inchiesta choc, giovani di poca fede. E’ uscito questo mese in Italia un libro apparentemente minore, si tratta di un’indagine sulla fede dei giovanissimi di città.“Dobbiamo riprendere ad evangelizzare” dice il cardinale Camillo Ruini. Ho inoltre, avuto l’occasione di approfondire la tematica in classe con il prof. di religione Raffaele Identi. La gran parte di giovani tra i 14 e i 18 anni credono che Dio ci sia, ma ne hanno un’immagine vaghissima, lontana, del tutto influente sulla vita. L’immagine di Gesù non è da meno. Molti lo paragonano ad protagonista di una fiction televisiva che al Gesù del Vangelo. Bisogna riconoscere che molti giovani sono estranei a qualsiasi dimensione religiosa. Sono attratti dai fenomeni “ai confini della realtà” che provocano una risonanza emotiva e suscitano in loro sentimenti capaci di farli credere in altre entità. La spiritualità che va di moda è quella priva di riflessione e di contenuti intellettuali. La società è infantile con i giovani, perché li usa come modello, mentre avrebbero bisogno di punti di riferimento. La società li lusinga ma non ama i propri figli, se si giudica in base a tutte le abdicazioni di responsabilità educative di cui essi sono vittime.
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Si, è vero, i giovani vivono la dimensione spirituale in modo confuso ma essi sono solo le vittime della nostra società narcisista e materialista. Le cause vanno dunque ricercate negli adulti su cui si dovrebbe intervenire, prima che sia troppo tardi.Parliamone….