Altered Carbon, hardcore, cyberpunk e morale sbarcano su Netflix

Con oltre 100 milioni di abbonati Netflix è leader indiscussa delle piattaforme di streaming online, e che sia stata la prima ad offrire un tale servizio di certo ha aiutato, ma ciò che realmente ha permesso all’azienda californiana di decollare è la qualità, il continuo rinnovarsi negli anni ha consentito una crescita esponenziale degli abbonati, ergo, del fatturato e ciò ha portato nel 2013 alla prima produzione “homemade” con House of Cards, serie che ottenne un successo tale da portarlo avanti per ben 5 stagioni, 5 come gli anni che sono passati, un lustro che ha visto Netflix passare da semplice sito di nicchia per gli appassionati a un vero e proprio fenomeno di massa, e perché no, magari è proprio qui il merito dell’avere riportato in voga le serie tv, facendole vivere il momento migliore che abbiano mai vissuto.

Le serie TV, chiamate così proprio perché trasmesse esclusivamente sul piccolo schermo, salvo qualche eccezione, non erano prodotti all’avanguardia, anzi, sceneggiatura, scenografia e fotografia erano molto spesso deludenti e ciò ha limitato per anni il settore, basti vedere Star Trek, i quali effetti speciali risultavano ridicoli paragonati a quelli del suo rivale Star Wars, ma per l’appunto proprio perché una era una serie, l’altro un film cinematografico.

Dopo l’avvento di Netflix qualcosa è cambiato, l’interesse per le serie è cambiato, e anche la loro qualità; prodotti sempre migliori e un pubblico sempre più ampio hanno avviato un circolo virtuoso di produzioni originali di cui una delle ultime è Altered Carbon, e rappresenta un nuovo passo in avanti dell’azienda; ci troviamo dinanzi alla prima serie sci-fi “Netflix Original”, temi e ambienti totalmente nuovi dunque per il pubblico, lento ma dinamico, disfattista ma ottimista, controverso ma giusto, Altered Carbon è totalmente qualcosa di mai visto, non nelle ambientazioni, che sembrano uscite da un blockbuster cyberpunk anni ’80, neanche nella sceneggiatura, che certo è sorprendente e ricca di suspense ma comunque prevedibile, e non lo è persino con i personaggi, abbiamo l’eroe maschio soldato ma pieno di segreti, il cattivone insospettabile e la ragazza da salvare che diventerà poi l’innamorata del maschione, Altered Carbon è nuova nell’idea, l’idea rivisitata della vita dopo la morte, l’idea di portare tematiche importanti e mai banali sul piccolo schermo, di trasportarle su una serie, difatti non aspettatevi robot che si ribellano o invasioni aliene, ciò che vi dovete aspettare è invece un viaggio nell’animo umano, di come la tecnologia per quanto possa avanzare non possa mai realmente cambiarci e di quanto il futuro sia terribilmente e realmente incerto, non per la paura di guerre nucleari, disastri naturali o altro, ma per noi stessi, non sappiamo cosa faremo e cosa non e ciò ci spaventa più di quanto dovrebbe, non accettiamo la paura per noi stessi e allora la riversiamo su di un capro espiatorio.

Tematiche forti velate da una storia semplice ma funzionante, una fotografia letteralmente spaziale e delle ambientazioni che da sole riescono a farti continuare la visione per tutti i 10 episodi; Altered Carbon è nel complesso un prodotto di grandissima qualità ma di difficile comprensione, ma una cosa è certa, Netflix ha ancora una volta fatto centro.

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