Il tema delle grandi migrazioni raccontato in forma di romanzo distopico. Quando il clandestino è uno scrittore calabrese. Giovedì 1° marzo, ore 19. Nello spazio live della libreria Ubik di Foggia. Presentazione del libro “La Barriera”. Dopo il successo di “Final Cut” (Fandango), l’autore ritrova il pubblico foggiano con il suo nuovo romanzo
“Come potrei essere razzista proprio io che sono nato in quello che una volta era il paese più a sud dello Stivale? Un paese che ora non esiste più. Si chiamava Melito di Porto Salvo, provincia di Reggio Calabria, città metropolitana”. Che poi, è proprio il paese natio di uno dei due autori di questo apocalittico e, al contempo, attualissimo romanzo: Vins Gallico, coautore, insieme con Fabio Lucaferri, di La Barriera (Fandango, 2017). Ed è proprio lo scrittore calabrese che da anni risiede a Roma, il protagonista dell’incontro di giovedì 1° marzo, alle ore 19, nello spazio live della libreria Ubik di Foggia, chiamato a presentare un libro distopico e avventuroso, in grado di proporre in forma inedita e con un linguaggio differente il tema delle grandi migrazioni di massa. A distanza di due anni dal suo precedente passaggio in Capitanata, quando presentò l’altrettanto originalissimo Final Cut (Fandango), romanzo selezionato nella cinquina della prima edizione di Leggo QuIndi Sono, Vins Gallico ritrova così i lettori di Foggia. A conversare con lui, il libraio Salvatore D’Alessio.
La Barriera (Fandango Libri, 2017). L’intero bacino del Mediterraneo è nel caos: la crisi economica, il disordine politico, un clima di sospetto dilagante hanno trasformato il vecchio continente in una terra dove è impossibile sentirsi al sicuro. Solo la Germania riesce ancora ad avere qualche forma di organizzazione sociale, anche se per difenderla ha dovuto costruire una barriera, una fortificazione impenetrabile per proteggere i suoi confini dall’ondata di profughi che cercano asilo. Per circolare liberamente all’interno della barriera ai cittadini è necessario un identity matrix, un tatuaggio all’altezza del polso, dove sono registrati tutti i dati individuali, nome, età, residenza, codice della carta di credito. Senza quel disegno indelebile sul braccio si è clandestini e ricercati: quel codice è il miraggio di chiunque voglia passare la frontiera. Milo lo sa, tanto che parte dal profondo sud dell’Europa convinto che Nils, un amico dei tempi dell’università, possa garantirgli un trapianto di identità veloce e sicuro. Purtroppo non sarà così semplice. In una Berlino ultimo precario baluardo dell’Occidente organizzato, sotto gli occhi vigili delle fotocamere e degli scanner governativi, si dipana un romanzo dalle atmosfere apocalittiche che cattura il lettore sin dalle primissime pagine e lancia un grido di speranza contro una profezia che non sembra più così irrealizzabile.
Vins Gallico. Nato a Melito Porto Salvo, 1976. Autore, ha pubblicato Portami Rispetto (Rizzoli 2010). Con Final Cut (Fandango), è stato finalista del premio-concorso Leggo QuIndi Sono-Le giovani parole 2016. Dirige attualmente Fandango Incontro e fa parte del consiglio direttivo dei Piccoli Maestri. Lavora anche per L’orma editore e scrive per Il Fatto Quotidiano.