Tra briganti e natura, oltre cento partecipanti per i “Rifugi di cultura” del CAI Foggia

In una domenica piena di sole, che ha reso piacevole la passeggiata di circa 9 km anche ai numerosi bambini presenti, soci e non hanno raggiunto i 1.152 metri del Monte Cornacchia. Applausi, in un suggestivo querceto, per lo spettacolo dell’Associazione teatrale “Tanino” di Deliceto, in anteprima assoluta.

Oltre 100 persone, domenica scorsa, si sono ritrovate al Rifugio Casonetto di Castelluccio Valmaggiore, l’unico CAI della Puglia.   
La sezione foggiana del Club Alpino Italiano ha aderito a “Rifugi di cultura”, rassegna promossa dal Gruppo “Terre Alte” del CAI, per la valorizzazione dei rifugi, con un percorso storico-culturale attraverso le tradizioni, i racconti e le antiche leggende sul Brigantaggio che si tramandano nei Monti Dauni.

In una giornata piena di sole, che ha reso piacevole la passeggiata di circa 9 km anche ai numerosi bambini presenti, i partecipanti hanno raggiunto i 1.152 metri del Monte Cornacchia e il Toppo Pescara, da cui è possibile ammirare il Golfo di Manfredonia, le Murge e il Tavoliere. Dal Lago Pescara, si è poi entrati in un antico querceto, fino al Sentiero Frassati, da cui si è giunti al Rifugio Casonetto, situato a 700 metri di altitudine, alle pendici di Monte Sidone (1.051 m).      
Proprio nel Rifugio, il CAI ha offerto la “merenda del brigante” a base di caciocavallo locale, formaggio di capra, pane e pomodoro condito, Nero di Troia e crostate preparate dai soci.      
Alle 16.00, all’interno di un suggestivo querceto all’inizio del bosco di Difesa Grande, è andato in scena – in anteprima assoluta – lo spettacolo “Brigantaggio” a cura della Compagnia Tanino di Deliceto, associazione teatrale con all’attivo una cospicua attività con spettacoli in lingua, ispirati ad autori classici.      
“Il bilancio della giornata è più che positivo – sottolinea il Presidente del CAI Foggia, Ferdinando Lelario – perché è stata molto partecipata, da grandi e piccini. A livello nazionale sono diciotto i rifugi della montagna italiana dal Cuneese allo Zoldano, dalla Ciociaria alla Daunia, con quote che vanno dai 660 ai 2.200 metri, che si sono popolati di briganti e brigantesse, soldati e partigiani attraverso spettacoli, reading, escursioni, canti e racconti. Il Casonetto ha rappresentato un’occasione per ricordare e rivivere alcuni momenti della tragica storia delle nostre montagne e richiedere il prezioso dono della pace”.

Intanto, nella sede foggiana dell’associazione già fervono i preparativi per il prossimo grande evento, la “Festa della Montagna”: appuntamento per domenica 14 ottobre, sempre sui Monti Dauni.

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