La trappola della rete che lacera l’identità. Mattinata di dibattito alla “Zingarelli”

Nella scuola foggiana studenti e genitori a confronto durante la presentazione de “La guerra dei like” di Alessia Cruciani. L’autrice: “Non abbiate paura di parlare. Il bullo ha bisogno del nostro aiuto per smettere di umiliare e fare del male”.

“Chi racconta, chi fa la spia dimostra di avere coraggio e di saper agire. Aiuta la vittima e anche il bullo, perché se ha tanta cattiveria dentro vuol dire che ha un problema. E proprio da quest’ultimo che bisogna partire per contrastare il fenomeno”.

È arrivato forte e chiaro a studenti e genitori dell’Istituto Comprensivo “Da Feltre -Zingarelli”, presenti in massa nell’Auditorium di Via S. Francesco Antonio Fasani, il messaggio di Alessia Cruciani autrice de “La guerra dei like”.

L’appuntamento, organizzato dalla docente Lucia Palmieri nell’ambito del Progetto “Incontro con l’autore”, si è aperto con un video toccante di una vittima di bullismo e con il brano “Hurts” di Mika, “per sottolineare quanto le parole possano far male, ferire più delle botte”.

“Il fenomeno del bullismo – ha evidenziato il dirigente scolastico, Mirella Coli – è sempre esistito. Insulti, prevaricazione hanno fatto soffrire intere generazioni. Oggi però il fenomeno ha una declinazione più pericolosa. In rete diventa incontrollabile e nel cyberbullismo non c’è il rispecchiamento con la reazione emotiva della vittima. Ecco perché noi, come scuola, agiamo su più fronti: con la formazione dei docenti a livello ministeriale, con incontri mirati per gli alunni e con le porte della presidenza sempre aperte per genitori e studenti”.

L’istituto ha attivato uno sportello d’ascolto rivolto proprio alle vittime di bullismo e non solo, grazie all’impegno della psicologa volontaria Lucia Palmieri, che realizza anche progetti di prevenzione nelle classi.

“Dinamiche di questo tipo esistono – ha sottolineato la psicologa – perché ci sono ragazzi che guardano mentre un loro compagno viene umiliato. L’indifferenza di fronte a queste situazioni non è una non presenza, è una presenza forte. Il fenomeno si può contrastare con un supporto al bullo, aiutandolo a riscoprire se stesso e la propria intimità anche al tempo dei social”.

I giovani studenti della scuola media hanno poi messo in scena alcuni brani del libro. Con l’attenta regia del talentuoso attore Alessandro Renella, che ha recitato un commovente monologo sul tema, hanno interpretato le storie di Cristiana Saitta e Ruggero Rettagono, studenti di una scuola di Milano bullizzati, protagonisti de “la Guerra dei like”.

L’autrice, visibilmente commossa dalla performance, ha risposto alle numerose domande poste dagli alunni, invitando i genitori “ad essere presenti e non soltanto controllando i compiti. Bisogna attivare le antenne – ha detto – anche perché, per legge, ragazzi di 12, 13 anni non dovrebbero neanche essere presenti sui social”. Agli alunni ha raccomandato “chiedete aiuto, rivolgetevi a genitori e docenti nel caso doveste sentirvi in difficoltà”.

L’incontro si è concluso con una esibizione musicale a cura degli studenti “per dire basta al bullismo” e con gli applausi scroscianti della platea. Sullo sfondo, una toccante scenografia realizzata dalla docente Palmieri assieme ai ragazzi.

 

 

 

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