“Un’ora d’aria colorata”, applausi ed emozioni nel carcere di Foggia con Luca Pugliese

Nuovi percorsi trattamentali e maggiore sicurezza, gli obiettivi del neo direttore dell’istituto Giulia Magliulo: “La musica ha un grande valore educativo. Come diceva Aristotele, può procurare la catarsi, ma anche donare sollievo. Bisogna lavorare sulle motivazioni”.

Standing ovation per “Un’ora d’aria colorata” nella Casa Circondariale di Foggia. Ieri pomeriggio un centinaio di detenuti hanno applaudito e cantato insieme con Luca Pugliese, poliedrico artista campano che si è esibito in numerosi classici della musica napoletana.

Il concerto, fortemente voluto dalla direttrice dell’istituto, Giulia Magliulo, dal comandante del corpo di polizia penitenziaria, Luca Massimiliano Di Mola e dal capo area trattamentale Giovanna Valentini, ha visto il musicista esibirsi nella sua veste live preferita: la versione “one man band” (voce, chitarra, percussioni a pedale).

“Le mie canzoni e la mia musica – ha detto Pugliese – godono di un’energia totalmente diversa da quando ho deciso di regalarle a chi ne ha veramente bisogno. Se vogliamo migliorare il nostro paese, dobbiamo cominciare dal basso, recuperando e riabilitando chi ha sbagliato, e che ciò non è solo doveroso, ma è anche possibile. Io metto gratuitamente a disposizione una mia competenza; se tutti dessero qualcosa gratis per alleviare la sofferenza altrui, sicuramente il mondo starebbe più in armonia con se stesso”.

Insieme a lui sul palco, per qualche minuto, anche Enzo, detenuto con un grande talento musicale, applaudito dagli altri ristretti per la sua esibizione.

“Questi eventi, in cui i detenuti si mettono in gioco – il commento del direttore dell’Istituto Penitenziario, Giulia Magliulo – sono molto importanti per i percorsi trattamentali. La musica, che io amo particolarmente, ha un grande valore educativo. Come diceva Aristotele, può procurare la catarsi, ma anche donare sollievo. La funzione terapeutica della musica scaturisce da quel particolare ‘potere’ che ha il suono di elevare lo spirito. In un contesto come questo diventa quasi magica, perché può portare lontano, regalare un sorriso”.

Nuovi percorsi trattamentali e maggiore sicurezza, dunque, sono gli obiettivi del direttore Magliulo, a capo della Casa Circondariale di Foggia da circa due mesi.

“Ho scelto questa destinazione – ha sottolineato – perché volevo dare il mio contributo in un luogo in cui fosse necessario uno sforzo in più. In questo Istituto c’è carenza di personale e per questo motivo diventa ancora più importante lavorare sulla motivazione, investire sulle relazioni. Il persole in servizio diventa come una seconda famiglia: qui si trascorrono insieme tante ore ed è importante cogliere e valorizzare ogni risorsa. Costruire una rete con le istituzioni presenti e operanti sul territorio è un’altra priorità a cui sto già lavorando, con massimo impegno”.

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