Il 20 gennaio per gli americani è, e sarà una data memorabile. La data della nomina ufficiale del nuovo presidente, ma anche il giorno in cui Pearl Harbor, nel 1887, divenne una delle più grandi ed imponenti basi navali degli Stati Uniti.
Pearl Harbor comprendeva sommergibili, portaerei, navi, aerei e un numero non quantificabile di uomini.
Ma la mattina del 7 dicembre del 1941, la base subì un attacco inaspettato, i giapponesi attaccarono a tradimento, e più di 2400 uomini persero la vita. E così l’America entrò in guerra, una guerra che durò altri quattro lunghi anni.
Sull’avvenimento sono stati scritti libri e girati film, non era una base come tante altre, era un paradiso in un mondo caduto nell’inferno, un posto dove i militari quasi si dimenticavano delle atrocità che stavano accadendo dall’altra parte del mondo.
Dal lontano 20 gennaio 1937, invece, in campo politico, viene ricordato con la nomina di Frankln Delano Roosevelt, rimasto in carica per ben quattro mandati, il giorno del Presidente.
Tante sono state le nomine importanti di questa giornata, possiamo citare ad esempio Barack Obama e George W Bush, nominati presidenti per ben due volte o altro presidente fu Jimmy Carter nel 1977.
E pensare che quattro anni fa è salito al potere Trump, uomo e politico che in questi giorni sta perdendo qualsiasi potere. Uno fra i presidenti più discussi nella storia americana.
E dunque, proprio oggi, salirà al potere il 46° presidente, Joe Biden, dell’età di 78 anni.
Gli americani e il mondo ripongono in lui fiducia nel poter riequilibrare la vita sociale, culturale e politica.
