Stavamo meglio quando stavamo peggio…no niente affatto!

Sui social network spesso vi sono gruppi che manifestano nostalgia per gli anni passati e fin qui è tutto normale visto che gli anni passati in genere coincidono con la propria giovinezza e di quegli anni tendiamo a ricordare soprattutto gli aspetti positivi. Meno comprensibile è il passo che compiono alcuni sostenendo che negli anni 50′ e 60′ l’Italia fosse migliore di adesso, influenzati anche dalle etichette “miracolo economico” e “boom economico” che sono incollate su quegli anni. Si dimentica che quelle espressioni descrivono solo un paese, in gran parte povero ed arretrato, che si stava risollevando dalle conseguenze di una guerra persa in modo umiliante e da 20 anni di dittatura. Oggi stiamo infinitamente meglio anche nel confronto con le altre nazioni: quanti paesi al mondo garantiscono l’assistenza sanitaria gratuita a tutti i cittadini, l’istruzione gratuita fino al diploma e praticamente un’università aperta a tutti? Quante nazioni accolgono i migranti soccorrendoli in mezzo al mare? E’ difficile spiegare che questi diritti sono garantiti nel mondo solo in pochissime nazioni. La gestione della pandemia è stato un altro esempio di come ci siano atteggiamenti differenti: in altri paesi come Usa, Regno Unito, Russia, Brasile, la salute e la vita dei cittadini sono state poste in second’ordine rispetto all’economia ed i risultati si vedono. Non starò a ricordare i cambiamenti sociali avvenuti da allora, come sia cambiata ad esempio la condizione della donna, credo che una foto basti: in gran parte dei paesi del sud le donne uscivano con il capo coperto, come usano fare oggi le donne musulmane osservanti.

Post recenti

Leave a Comment