Giovedì 2 febbraio, presso la biblioteca del Pascal “Luisa Springer”, si è tenuto un interessante incontro con Leonardo Palmisano.
L’incontro, organizzato dall’Associazione D!VENTO, e animato dalla dott.ssa Betta Basile, ha dato inizio ad un percorso di PCTO dal titolo “ Scuola popolare antimafia”, con il quale ci si propone di far acquisire agli studenti competenze per analizzare e interpretare i fenomeni mafiosi, e per poter fare scelte di legalità e antimafia.
Palmisano, scrittore, sociologo e autore di numerose indagini sul terreno, ha incontrato i ragazzi della 4C INF, per introdurli nel tema “Perché le mafie?”, e aiutarli a poter comprendere il fenomeno e la cultura mafiosa.
Partendo dalle riflessioni dei ragazzi su episodi accaduti sul nostro territorio, Palmisano ha spiegato come alcuni fenomeni come consumo e spaccio di droga, tratta degli esseri umani, sfruttamento e schiavizzazione dei lavoratori, fenomeni migratori, rifiuti pericolosi, infiltrazioni criminali nel pubblico, riciclaggio del denaro sporco, gioco d’azzardo, corruzione diffusa, sono tutti espressioni di una cultura mafiosa che oramai è penetrata nelle comunità, nella cultura sociale e politica, condizionando le nostre scelte, i nostri comportamenti e i nostri stili di vita.
Già Peppino Impastato, evidenziava nella sua lotta alla cultura mafiosa, che essa pian piano entra nella nostra vita, diventato a noi familiare.
Che questi fenomeni sono oramai fortemente presenti nelle nostre comunità è dato dal fatto che economia illegale e legale, viaggiano sempre più insieme, e che tanti atteggiamenti sono giustificati da buona parte della popolazione, come qualcosa di accettato e normalizzato. Inoltre, la domanda sempre più crescente di facile benessere e di falsi valori, in un territorio impoverito come il nostro, ci espone sempre più a quei “servizi” e a quelle soluzioni che la criminalità organizzata offre, in territori dove lo Stato non riesce più a dare delle risposte ai suoi cittadini.
Al momento, il nostro Comune, sciolto per infiltrazioni mafiose, è solo l’ultimo di tanti altri Comuni della provincia della Capitanata e della regione Puglia, collusi con le mafie e già sotto lo stesso procedimento.
A questo penetrare sempre più profondo della cultura mafiosa, bisogna opporre una cultura della legalità e i principi della costituzione, perché come diceva Giovanni Falcone, “La mafia è un fenomeno umano, e in quanto fenomeno umano può essere sconfitto”. Il suo determinato impegno e quello di tanti altri martiri per la giiustizia, ancora oggi è per tutti noi memoria e speranza per un impegno vero da parte di tutti noi.
Nell’incontro di presentazione dell’Associazione D!VENTO, il dott. Della Ragione Josi Gerardo, giovane sindaco di Bacoli, e fortemente impegnato sul piano della legalità, ha detto che basterebbe che ognuno svolgesse il proprio lavoro con serietà e onestà e la propria professione con competenza per rendere qualitativamente migliore la vita delle nostre comunità.
Inoltre, contrariamente alle soluzioni che i ragazzi, e che tutti noi, normalmente indichiamo, non sono sufficienti la repressione e punizione degli uomini criminali, ma occorre una forte funzione educativa e preventiva della comunità, per evitare che si sviluppino e facciano presa sulle nuove generazioni i fenomeni mafiosi, che anche in alcune rappresentazioni cinematografiche vengono presi come modelli e creano emulazione nei ragazzi a rischio.
Anche il dott. Ludovico Vaccaro, Procuratore della Repubblica di Foggia, nei suoi tanti interventi, dichiara che l’impegno della magistratura e delle forze dell’ordine, non è sufficiente, ma che occorre uno slancio da parte della comunità civile.
Palmisano, ha lanciato questa sfida ai nostri ragazzi, indicando le loro giovani e innovative capacità per poter invertire il percorso, pensando che se le risorse delle mafie, fossero messe a servizio del bene, sarebbe tutt’altro paese la nostra bellissima Italia.
E’ questo l’augurio che rivolgiamo ai nostri ragazzi e l’auspicio di questo stimolante percorso.