In quanti muoiono sperando in una nuova vita?

È stato stimato che nel 2022 sono sbarcati (considerando solo l’Italia) oltre 100mila migranti, provenienti soprattutto da Egitto, Tunisia, Bangladesh, Siria e Afghanistan mentre per il 2023 si ipotizza un numero di sbarchi sette volte superiore a quello registrato nello scorso anno.

Parlando di uno dei casi più recenti, siamo nella notte del 22 Febbraio quando un barcone proveniente dalla Turchia in cui erano imbarcati almeno 180 migranti raggiunge le coste italiane (a Cutro, Calabria).

Per quel che si è ricostruito del viaggio sappiamo che in seguito ad un imprevisto il motore della Luxury 2 (il barcone) ha avuto un malfunzionamento e gli scafisti hanno deciso di trasferirsi dalla vecchia imbarcazione su un’altra in legno, più grande e malconcia chiamata Summer Love.

Dopo più di due giorni di navigazione c’è stato un avvicinamento alla costa italiana ma il maltempo e il timore degli scafisti di essere scoperti dalle forze dell’ordine ritardano le operazioni di sbarco; poco prima delle 10 di sera del 25 febbraio viene intercettata la Summer Love e vengono avvertite le autorità italiane che optano per un’operazione di polizia e non di ricerca e soccorso. C’è stato un tentativo di raggiungere il barcone tramite motovedette ma le condizioni del mare non lo hanno consentito.

Da quel momento peggioreranno le condizioni del mare: l’imbarcazione è stata spezzata in due dalle onde, in una situazione di mare molto mosso. Molte persone sono finite in mare e sono morte annegate.

Si contano più di 80 migranti morti di cui 35 minori; 59 sono stati i cadaveri recuperati nei giorni subito dopo la strage di cui 26 uomini, 21 donne e 12 minori (anche neonati) ma già si sapeva che questo dato era, com’ è poi successo, prossimo a crescere.

In seguito sono stati rintracciati dei presunti colpevoli, Il giudice ha disposto la misura cautelare in carcere per i due presunti scafisti che sono accusati di favoreggiamento all’immigrazione clandestina, naufragio colposo e lesioni.

La vera domanda ora è, e riguarda tutte queste numerosissime storie di cui la strage di Cutro è solo una tra le tante: “E’ meglio continuare a vivere ma in condizioni in cui poi di vera vita c’è poco o è così necessario che persone e persone muoiano sperando in una nuova vita?”

Aghilar Sara

Post recenti

Leave a Comment