Piste ciclabili che non soddisfano i bisogni dei ciclisti foggiani 

L’organizzazione di volontariato Cicloamici Foggia FIAB, pur apprezzando l’impegno del Comune di Foggia nel potenziare la rete ciclabile cittadina, non può che stigmatizzare la totale assenza di dialogo tra i progettisti di tali opere ed i portatori di interesse, che utilizzano le piste ciclabili quotidianamente e sono rappresentati da associazioni come la scrivente.

Pur più volte sollecitato attraverso numerose PEC, questo dialogo non è mai avvenuto ed anzi, il Comune non ha mai inteso nemmeno rispondere alle tante proposte di  miglioramento e richieste di modifica dei vari tracciati ciclabili.

L’assenza di un dialogo ha determinato, e sta determinando, la realizzazione di tratti di ciclabili che non solo mettono in pericolo l’incolumità dei ciclisti che le percorrono, ma determinano anche un grande spreco di denaro pubblico. 

Promuovere la mobilità dolce a Foggia si sarebbe potuto fare con meno risorse economiche e più criterio. Tra queste situazioni, tocca segnalare quella di via Nedo Nadi, composta da due stradoni di cui uno, prossimo alla pattinodromo, largo ben 12 metri e con scarsissimo traffico. Ebbene i progettisti hanno previsto il passaggio della pista ciclabile nelle aiuole che separano i due stradoni, costringendo i ciclisti a pericolosi attraversamenti, e riducendo l’area verde per una lunghezze di quasi 250 metri e complessivi 600 metri quadri.

La pista invece avrebbe potuto essere realizzata sul margine dello stradone e persino, considerato il ridotto traffico di quel tratto, senza i separatori in cemento che caratterizzano gran parte delle nuove piste ciclabili di Foggia.

Occorre inoltre tenere presente che questo tratto fa parte di una più ampia pista ciclabile che da via Napoli (Piccolo Seminario) a Via Bartolomeo da Foggia (scuola Foscolo-Gabelli), costringe i ciclisti ad un allungamento notevole. Questa pista è infatti lunga 1400 metri; quasi il doppio rispetto ai 720 metri che occorrono per unire i due punti percorrendo invece via Candelaro.

Tali piste ciclabili tradiscono quindi lo spirito del percorrere in bici le strade cittadine, infatti chi usa la bici in ambito urbano lo fa anche perché questo mezzo consente di raggiungere più rapidamente i vari luoghi. Non c’è quindi da meravigliarsi se molti tratti di pista ciclabili a Foggia appaiono quasi sempre inutilizzati. La scrivente associazione rinnova dunque l’invito al Comune, ed in particolare al nuovo commissario Cardellicchio, a favorire al più presto un incontro tra i progettisti dell’Ente e la scrivente organizzazione.

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