La Gratitudine, un gesto gentile… di @Carmine Pasquariello

Secondo me l’ingratitudine è una delle cose peggiori che una persona possa manifestare perché dimostra il suo egoismo, provoca dolore alla persona che la riceve e di sicuro più che un dolore fisico ne provoca uno psicologico.

Magari quella persona ci ha potuto spendere soldi oppure si è impegnata molto e non si è riconoscenti del gesto o del dono ricevuto.

Può essere probabile che, in fondo, qualcuno abbia ragione perché ringraziare o essere grati sotto gli occhi di questi può dimostrare debolezza, essere ingrati, inoltre, può sembrare molto più semplice di essere riconoscenti. In realtà le persone ingrate fanno star male gli altri, ma soprattutto stanno male con loro stessi perché non riconoscono che, il solo fatto di avere benessere, degli amici, una casa o magari una famiglia, possono sembrare cose scontate ma non lo sono.

Molte persone sognano queste condizioni di vita come le persone che si trovano in situazioni di guerra che non ricevono gesti di gentilezza da moltissimo tempo e se un estraneo gli fa un gesto di gentilezza gliene saranno riconoscenti a vita.

Vi faccio un esempio reale. Il nostro professore di religione, circa venti anni fa è andato nella ex-Jugoslava a Sarajevo come pacifista, ed insieme ad altri pacifisti regalarono ai bambini quaderni, colori, penne e zucchero. All’inizio i bambini erano diffidenti ma quanto capirono accolsero con affetto e grande disponibilità.

Invito tutti anche nel nostro piccolo ad essere sempre riconoscenti con il prossimo anche nelle piccole azioni perché  se una cosa può sembrarci molto scontata può essere un gesto significativo e di bontà per qualcun altro.

Pasquariello Carmine Pio  3A IOC Martin Luther King – Scuola Secondaria 1° Grado di Accadia

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