Tante volte si sente parlare dei cosiddetti ”ultimi” (anziani, poveri, disabili, esclusi ed invisibili alla società ecc.).
Sotto questo clima natalizio, vorrei condividere, attraverso questo scritto, un messaggio per incitare a trovare e smascherare la propria forza interiore per scatenarla al massimo affinché le nostre speranze si accendono nel nostro cuore, mentre ci illuminano una strada verso obbiettivi che speriamo di raggiungere e che brillerà per sempre, come quella del nostro Dio che non ci abbandona mai. Tralasciando la nostra condizione economica-sociale, dobbiamo tenere bene a mente che il bambino che sta per venire al mondo è nato in un’umile stalla, lontano dalle ricchezze, proprio per simboleggiare i veri valori della vita escludendo la visione materialistica di questa festa; inoltre, nel mondo, molte persone trascorrono questo periodo in solitudine (come ad esempio gli anziani o gli esclusi dalla società).
Questa gente sarebbe grata anche per una piccola parte del nostro tempo per essere felice, senza chiederne più di tanto!
In questi tempi bui che un po’ tutti stanno trascorrendo dobbiamo usare come esempio i brutti momenti del passato per motivarci ed imparare ad essere felici di ciò che possediamo.
GAIA PADALINO
