Sono proprio gli invisibili, coloro che operano in silenzio, ad offrirci qualcosa, a donare senza volere nulla in cambio… di @Michele Infante

Il Natale è un periodo speciale che offre un’occasione per riflettere sui valori fondamentali della vita, come la solidarietà, la speranza e soprattutto, la gratitudine. In un mondo spesso frenetico e distratto, Papa Francesco ci ricorda che un semplice “grazie” può riportare la pace e che l’ingratitudine genera violenza.
Spesso, sono gli ultimi, gli emarginati, coloro che maggiormente soffrono a darci lezioni di gratitudine. Ci camminano accanto ma raramente sono visibili ai nostri occhi. A volte non li notiamo o li dimentichiamo. Sono proprio gli invisibili, coloro che operano in silenzio, ad offrirci qualcosa, a donare senza volere nulla in cambio.
Noi tutti, invece, siamo presi dalle nostre vite, concentrati solo su noi stessi e sui nostri problemi e bisogni, incapaci di accorgerci della presenza degli altri.
Non sappiamo ringraziare, essere grati e donare attenzioni a coloro che ne avrebbero davvero bisogno. Siamo concentrati esclusivamente su noi stessi.
Ogni “grazie” pronunciato potrebbe rafforzare il legame tra gli uomini, portando pace e serenità. Se tutti capissimo che anche il più piccolo gesto di solidarietà potrebbe generare cambiamento, sicuramente avremmo un mondo migliore. Spero che le parole di Papa Francesco risuonino nelle nostre menti ma soprattutto nei nostri cuori e ci portino ad un’attenzione più consapevole verso coloro che, camminando accanto a noi, spesso rimangono invisibili alla collettività.
Rivolgiamo il nostro grazie agli sconosciuti che ci aiutano nella società, all’amico che ci consiglia quando ne abbiamo bisogno, a coloro che, con il loro impegno, ci mostrano che la speranza e la pace possono sopravvivere anche nei momenti peggiori.
Quando il futuro può sembrarci incerto, la gratitudine diventa un faro che illumina il nostro cammino e ci ricorda che siamo tutti uniti nella nostra umanità.
Pace e speranza sono gli auguri più belli che possiamo rivolgere in questo periodo. La pace nasce dalla gratitudine e dalla consapevolezza che, nonostante le difficoltà, siamo in grado di affrontare le sfide insieme.
Quindi, cari lettori, impariamo a dire “grazie” a coloro che spesso passano inosservati, ma il cui contributo è significativo per la costruzione di un mondo migliore. Che la gratitudine sia la chiave che apre la porta a un futuro di pace, speranza e comprensione reciproca, in grado di allontanare ogni forma di violenza.
Michele Infante

Post recenti

Leave a Comment