Il primo appuntamento della IX edizione del premio “Le giovani parole”

Lo straordinario esordio di Mohamed Maalel Leggo Quindi Sono, riprendono gli incontri

Il giovane scrittore italo-tunisino presenta il suo primo romanzo dal titolo “Baba” Martedì 12 marzo ore 18 alla Pinacoteca Il 900. Mercoledì 13, giro nelle scuole

«Voglio fari viaggio con te». «Adesso?» «Adesso, Ahmouda». «Baba, adesso non si può». «I quando?». «Appena esci. Inchallah». «Appena esco». È Baba (Accento edizioni, 2023), lo straordinario romanzo d’esordio di Mohamed Maalel, protagonista d’apertura di questa IX edizione di Leggo Quindi Sono, premio Le giovani parole: il concorso-progetto diffuso nelle scuole di Capitanata che chiama a leggere e votare oltre 500 studenti. Si comincia martedì 12 marzo alle ore 18 nei rinnovati spazi della Civica Pinacoteca Il 900 di Foggia, in via Marchese De Rosa. Lo scrittore incontra il pubblico della città per raccontare la sua esperienza di scrittura, legatissima alla sua biografia, conversando con alcuni degli alunni coinvolti nel progetto. L’indomani, mercoledì 13 marzo, Mohamed Maalel sarà all’istituto Olivetti di Orta Nova (ore 9) e al Notarangelo-Rosati di Foggia (ore 11), per confrontarsi con gli studenti. Nel pomeriggio poi, alle ore 15.30, chiusura del mini tour al Giannone di San Marco in Lamis. Con questo primo di tre appuntamenti ricomincia il giro nelle scuole previsto dalla manifestazione organizzata da Ubik e Biblioteca “La Magna Capitana”, con il sostegno della Fondazione dei Monti Uniti: gli studenti coinvolti incontreranno e leggeranno i tre autori finalisti per poi esprimere il loro giudizio nella sessione estiva di voto, decidendo il vincitore dei Leggo Quindi Sono-Le giovani parole 2024.

Baba (Accento, 2023). Ahmed nasce in una famiglia in cui le lingue e le ricette si mescolano: riso patate e cozze e taralli convivono con couscous e baklawa, così come si mischiano l’italiano e il tunisino nelle discussioni tra genitori e figli. Ma la sua è anche una famiglia che nasconde delle ombre: Taoufik è un padre spesso violento, capace di costringere il protagonista a rinunciare alla sua infanzia e tuttavia capace anche, in un disorientante cortocircuito, di slanci d’amore e tenerezze. Baba è una storia non scontata sulla multiculturalità, l’identità e i legami. Una lunga confessione a un padre a cui non ci si è potuti mostrare fino in fondo per quello che si è, un racconto intenso e talvolta spietato, nel quale la rievocazione delle violenze si accompagna a un commovente desiderio di comprensione e di riscatto.

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