Stamattina, a Foggia, centinaia di medici, infermieri e altri operatori sanitari sono scesi in piazza per protestare contro le crescenti aggressioni subite dal personale sanitario. La manifestazione si è svolta davanti al Policlinico Riuniti, uno dei luoghi più colpiti da episodi di violenza negli ultimi mesi. Organizzata dai sindacati Anaao Assomed e Cimo-Fesmed, la protesta ha visto la partecipazione di medici specializzandi, studenti e rappresentanti dell’Ordine dei Medici di Foggia.
Il grido unanime dei partecipanti è stato “Basta aggressioni!”, evidenziando come le continue minacce e attacchi fisici compromettano non solo la sicurezza dei professionisti, ma anche la qualità delle cure offerte ai pazienti. I manifestanti hanno chiesto interventi urgenti dalle istituzioni per garantire maggiore protezione e un miglioramento delle condizioni lavorative all’interno del sistema sanitario pubblico.
Tra le testimonianze, alcuni medici hanno raccontato le difficoltà e le paure affrontate durante i turni di guardia medica, specialmente nelle ore notturne, quando sono spesso soli e vulnerabili. “Non possiamo continuare a lavorare in queste condizioni,” ha dichiarato una dottoressa, esprimendo il disagio e l’angoscia vissuti dal personale sanitario in prima linea.
La protesta di oggi si inserisce in un quadro più ampio di mobilitazioni a livello nazionale, con l’obiettivo di sollecitare un intervento deciso per fermare questa ondata di violenza contro chi lavora per garantire la salute pubblica
#TiCuroMaNonSonoAlSicuro
