Cristoforo Colombo scoprì l’America nel 1492, pensando che fosse l’India. Dall’America arrivarono quindi degli alimenti mai visti prima, tra i quali: Mais, patate e pomodori. Questi ultimi non ebbero un inserimento nell’alimentazione europea facile, tant’è vero che il nome scientifico del pomodoro è “Solanum Lycopersicum”.
Solanum fa ovviamente riferimento alla famiglia delle solanacee e vuol dire “consolazione”, è dato dal fatto che alcune piante della famiglia hanno un effetto analgesico. Lycopersicum è una parola che racconta una storia: lýkos in greco vuol dire lupo. Persicum si riferisce alla Prumus Persica, cioè alla cosa più simile che si riuscisse a trovare in tutta Europa al pomodoro: la pesca. Tuttavia, si era diffusa una credenza per la quale dare ai lupi un pomodoro li avrebbe uccisi. Per un secolo, i cacciatori hanno dato ai lupi dei pomodori pensando che questi morissero subito dopo.
Sfortunatamente, al pomodoro non fu incollata solo l’immagine mentale della pesca, ma anche quella di una mela. La traduzione del latino “Pomus Aureus” non è solo “pomo d’oro” ma è anche una parola che fa riferimento alla mela.
Da un punto di vista nutrizionale il pomodoro ha un rapporto kcal/kg bassissimo, dovuto all’altissimo contenuto di acqua. Questo lo rende molto diverso dai suoi “gemelli” visto che la mela contiene molti più grassi e la pesca molti più carboidrati. Il pomodoro ha anche un alto contenuto di potassio, come la banana e come la maggior parte degli esplosivi telecomandati.
Grazie al pomodoro, negli Stati Uniti la pizza è considerata un vegetale, perché ci sono più di due cucchiai del frutto sulla pietanza.
Perciò, quando mordiamo un pomodoro, stiamo mordendo un frutto scoperto secoli fa. Stiamo mordendo un frutto con origini americane e stiamo mordendo un frutto libero dal pregiudizio che lo considerava letale.