Gli esiti del convegno di formazione dedicato alla “strage di Orta Nova”

Molto apprezzato dagli “addetti ai lavori” e dagli spettatori occasionali intervenuti, ieri mattina, nella Sala del Tribunale di Palazzo Dogana, a Foggia, il convegno di formazione e aggiornamento professionale in criminologia clinica applicata e in giornalismo, organizzato dal “Team Panessa & Partners”

L’appuntamento è stato incentrato sui molteplici aspetti della “Strage di Orta Nova”, il tragico pluri-omicidio-suicidio del 12 ottobre 2019, quando Ciro Curcelli, assistente capo della polizia penitenziaria, uccise la moglie e le due figlie minorenni, di 13 e 18 anni, poi si tolse la vita.

Un’importante occasione per approfondire aspetti tecnici delle procedure giudiziarie e di indagine, com’è avvenuto con le relazioni della dr.ssa Rosaria Renzetti, Magistrato presso il Tribunale di Foggia (L’archiviazione del processo e le motivazioni del provvedimento), dell’Avv. Potito Marucci, penalista presso il Foro di Foggia (Tutela e difesa dei diritti delle vittime) e del Dott. Filippo Ingarao, Presidente dell’Associazione Scienze Forensi (Strumenti di indagine e sopralluogo sulla scena del crimine).

Approfondita la riflessione sugli aspetti psicologici da parte della Dr.ssa Ines Panessa, Psicologa Forense e Psicodiagnosta, Consulente della Procura della Repubblica (L’elaborazione del disturbo post traumatico da stress in seguito alla strage- Valutazione psicodinamica del “family mass murder”).

Importanti le notizie emerse dalla relazione della Dr.ssa Panessa che ha rivelato un paio di aspetti inediti della vicenda di cronaca, riportate dal messaggio inviato da Antonio Curcelli, sopravvissuto alla strage perché impegnato per lavoro, in quel periodo, fuori città, che non ha potuto portare di persona la sua testimonianza a causa di una. Curcelli ha sottolineato che il padre, in quel fatale 12 ottobre, era tornato a casa con l’arma di servizio per la prima volta in trent’anni di lavoro, cosa che può far pensare che avesse premeditato il suo gesto. Antonio Curcelli ha anche ricordato che la madre aveva prenotato una visita neurologica per Ciro – poi mai effettuata -: un elemento che fa desumere che avesse anche dato qualche segno di disagio in famiglia. La dr.ssa Panessa ha poi analizzato la genesi del delitto: un “omicidio salvifico”, nella mente di Ciro, perché commesso paradossalmente per portare con sé i familiari e non lasciarli alle sofferenze e ai problemi di un mondo nel quale lui non riusciva più a vivere.

Dedicata agli aspetti deontologici e tecnici del trattamento delle notizie di cronaca più gravi, la relazione del giornalista Loris Castriota Skanderbegh.L’evento gratuito rappresenta il seguito di un ciclo di appuntamenti annuali che il “Team Panessa & Partners” organizza, oltre che per fini formativi, per sensibilizzare la comunità sui segnali di disagio che possono essere identificati “per tempo” e sulla necessità di denunciare alle autorità competenti le situazioni che possono sfociare in episodi cruenti come il pluri-omicidio di Orta Nova.

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