Matteo Salvini a processo

Il 14 settembre, Matteo Salvini, vicepresidente del consiglio, pubblica sul suo profilo Tik Tok un video per rispondere all’accusa da parte della Sinistra Italiana per sequestro di persona aggravato. Nel video, il leader della Lega, oltre ad avere un tono innaturalmente serio e un freno per il suo gesticolare eccessivo che lo caratterizza, cita l’articolo 52 della Costituzione Italiana:

“la difesa della Patria è sacro dovere del cittadino.”

Per “difesa”, Salvini intende la salvaguardia dei confini italiani dagli immigrati, detti “clandestini“, si prende successivamente il merito della riduzione dei morti e dei dispersi nel Mar Mediterraneo. È interessante notare le parole che usa: “rischio il carcere perché in parlamento la sinistra ha deciso che difendere i confini italiani è un reato”, procede poi a raccontare ciò che lo ha portato questo.

Tutto inizia quando la Open Arms salpa da Siracusa diretta a Lampedusa nel 29 luglio 2019. La destinazione viene leggermente modificata qualche giorno dopo, quando la nave si dirige verso le coste libiche e intercetta altri “clandestini”, la Open Arms arriva in Italia, ma con l’azione di governo del ministro degli interni, viene allontanata.

Il 18 ottobre, Salvini torna sui social per annunciare che la mattina del 20 dicembre, proprio oggi, si sarebbe tenuto il suo processo, elogiando la bellezza di Palermo ma dicendo che se i giudici non l’avessero dichiarato innocente, avrebbero avuto una fede di sinistra e quindi sfavorevole nei suoi confronti.

Addirittura, nelle ultime ore Elon Musk ha espresso la sua opinione su X:

“Crazy that Salvini is being tried for defending Italy!”, “Assurdo che Salvini venga processato per aver difeso l’Italia!”

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