Ecco l’articolo di Giorgia Francavilla dell’Istituto Perotto-Orsini di Manfredonia vincitore del mese di gennaio

Cari Lettori,

la pace grida la sua urgenza. Pace, non sottomissione alla prepotenza di chi aggredisce i Paesi con le armi. Pace nel rispetto dei diritti umani.
Dal discorso del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si evince la volontà di dire “Basta alla violenza delle guerre”. Un urlo assordante che arriva da ogni angolo del pianeta, da ogni cuore che spera cessino le guerre. Portiamo la speranza nei luoghi profanati dalla violenza e dalla guerra.

La Storia insegna, è importante  non commettere gli errori del passato, perché ci ricorda che la guerra è distruzione, povertà, sofferenza, è rubare l’infanzia ai bambini, l’adolescenza ai ragazzi, la dignità ad ogni uomo, è sinonimo di odio e morte.
Ma dov’è finita la memoria storica in quegli uomini che minacciano e attaccano gli Stati?
Dovrebbero proteggere i loro cittadini, invece li usano come soldati, li mandano a combattere per soddisfare la loro sete di potere.
È tempo di agire, di alzare la voce contro l’ingiustizia e la violenza, anche noi ragazzi che siamo gli adulti del domani dobbiamo impegnarci in prima linea. Se vogliamo realizzare una società inclusiva e armoniosa dobbiamo ricordare che la pace è rispetto dei diritti umani, della giustizia, del dialogo, delle diversità. Non un concetto astratto e inafferrabile, ma costruire ponti. La pace è unione, è amore che prevale sull’odio. Educhiamo alla pace, coltiviamo ovunque questo seme, nella quotidianità, nelle scuole, sul lavoro, nella vita attiva civile e noi giovani, smettiamo di sostare nella pigrizia e nella mediocrità.

Il giorno in cui il potere dell’amore supererà l’amore per il potere, il mondo potrà scoprire la pace, (M. Gandhi).

Francavilla Giorgia

Scuola media “Perotto”

3 E

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