Il Festival della Scienza di Foggia fa tappa in libreria

La più grande battaglia mai combattuti. Il sistema immunitario dell’essere umano

Lunedì 24 febbraio, alle ore 18, negli spazi della Ubik di Foggia

Arnaldo D’Amico, clinico e ricercatore, presenta il libro “La memoria del nemico”

Perché ci sono voluti duemila anni per scoprire il sistema immunitario. È questo il sottotitolo del libro La memoria del nemico (Il Saggiatore, 2023) di Arnaldo D’Amico, il quale ci consegna il racconto della più grande battaglia mai combattuta dall’umanità: quella che ha portato all’incredibile scoperta del sistema immunitario e, con esso, ai benefici della longevità. Focus scientifico lunedì 24 febbraio, alle ore 18, negli spazi della Ubik: il Festival della Scienza di Foggia, manifestazione di assoluto prestigio giunta alla sua terza edizione, fa tappa nella libreria di piazza U. Giordano. L’autore, autorevole clinico e ricercatore, Arnaldo D’Amico, presenta il suo libro dal vivo, conversando con il docente Angelo Bricocoli, tra i fondatori e organizzatori del Festival che, quest’anno, sarà incentrato sul tema “Orizzonti”. La rassegna, inoltre, dopo l’inaugurazione di sabato 22 febbraio a Palazzo Dogana, avrà luogo fino all’8 marzo e interesserà numerosi istituti scolastici di Capitanata, con eventi dislocati su tutto il territorio.

La memoria del nemico (Il Saggiatore, 2023). Che siano miasmi, veleni, microbi o germi, batteri o virus, l’essere umano da sempre si è misurato contro nemici invisibili, più pericolosi di qualsiasi esercito in carne e ossa. La loro inesorabile successione – prima con il nome di peste, e poi di morte blu, malaria o vaiolo – ha scandito il progredire di un’impresa collettiva, tra assurde superstizioni e teorie di matrice religiosa o parascientifica. Tutte credute, mai nessuna verificata. D’Amico tesse questo racconto fatto di uomini e viaggi, dibattiti e scontri, tentativi fallimentari e vittoriosi: ci porta sulle navi che per prime hanno solcato gli oceani e sono diventate veicolo e ricettacolo della diffusione di misteriosi morbi; nei laboratori dove sono stati perfezionati i metodi di indagine contro le epidemie, come quello in cui nel 1854 Filippo Pacini vide per la prima volta al microscopio i «vibrioni» del colera; nelle università e negli ospedali dove Spallanzani, Pasteur e Mečnikov hanno rivoluzionato il modo di pensare il corpo umano e la sua caducità. La memoria del nemico raccoglie le storie di tutti loro e ne fa un romanzo che ci permette di osservarci nella fragilità del nostro corpo e nella sua ostinata forza.

Arnaldo D’Amico. Nato a Roma nel 1953, clinico e ricercatore, è stato visiting scholar presso la Harvard University, il Berkeley Life Science Institute e lo Sloan Kettering Institute di New York. Collabora con le edizioni italiane di Scientific American-Le Scienze e National Geographic.

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